Dall’uso efficiente delle risorse idriche alle comunità energetiche rinnovabili, passando per la gestione circolare: questi sono i temi del più grande evento del Mezzogiorno sulla sostenibilità. Con un nuovo nome, Green Med Expo e Symposium, e una nuova area espositiva alla Fiera d’Oltremare di Napoli, l’evento ha preso il via mercoledì 12 giugno.

La tre giorni è dedicata al networking tra aziende, professionisti, giovani, cittadini e pubbliche amministrazioni locali, affiancando il tradizionale programma di convegni e seminari.

Tra questi, presso la sala Conai, si è svolto l’incontro “Il servizio essenziale di igiene ambientale: sfide globali e soluzioni locali”a cura di Assoambiente.

L’evento, moderato da Luigi Palumbo di Ricicla.tv, ha approfondito il servizio essenziale di igiene ambientale, raccontando il mondo delle imprese di gestione dei rifiuti urbani. Queste ultime, fondamentali per garantire il decoro e la salubrità delle nostre città, hanno anche svolto negli ultimi anni, un ruolo cruciale nel promuovere modelli di sviluppo circolare e sostenibile.

Quello delle imprese di gestione dei rifiuti urbani è un panorama estremamente vivace che conta centinaia di aziende pubbliche e private con grande capacità di investimenti e innovazione.

Al tavolo dei relatori, il direttore di Assoambiente, Elisabetta Perrotta ha dichiarato: “Questo appuntamento vuole evidenziare l’importanza della componente dell’imprenditoria privata come elemento fondamentale del progetto di economia circolare italiano. I numeri molto buoni che l’Italia sta presentando in Europa in questo ambito, sono dovuti soprattutto al tessuto imprenditoriale privato capace di innovazione ed efficienza.”

“Sono trascorsi trent’anni dalla dichiarazione dello stato d’emergenza rifiuti in Campania, da allora è cresciuta un’imprenditoria sana e competente, che ha investito e che ha permesso a questa regione di fare grossi passi in avanti sia nel settore della raccolta e spazzamento, sia nel settore impiantistico. Tuttavia la vicenda dell’emergenza ha segnato profondamente l’immaginario collettivo e contribuisce a tenere vivo il pregiudizio nei confronti delle imprese” dichiara Ferdinando Di Mezza, Presidente Sezione SRRU di Assoambiente.

Il tema della giornata è stato accompagnato dal racconto dell’esperienza diretta di alcune delle più importanti realtà industriali attive nel panorama della gestione dei rifiuti urbani in Campania: A2A, Irpinia Ambiente, Lavorgna e Sarim.

L’azienda Lavorgna, con sede operativa in provincia di Benevento, dove insiste anche il proprio innovativo impianto di selezione, svolge servizio di raccolta per i comuni della provincia sannita e nel Lazio. Ferdinando Di Mezza, che della Lavorgna è Responsabile delle Relazioni Istituzionali parla dei risultati che l’azienda ha raggiunto nel servizio di gestione rifiuti.

“Il nostro impegno sul territorio sannita e nel frusinate ha prodotto risultati estremamente soddisfacenti, con una media di raccolta differenziata superiore al 70%. Questi successi sono il frutto di una collaborazione attiva e costante con i cittadini e le amministrazioni locali, sempre informati e coinvolti attraverso continue attività di comunicazione e sensibilizzazione. Tali risultati derivano dalla nostra attenzione costante nella gestione del servizio, che viene accuratamente adattato alle esigenze specifiche delle singole comunità e dei loro abitanti”.

I lavori sono proseguiti toccando vari argomenti e sfaccettature: il problema della certezza del credito, quello degli affidamenti diretti, il ruolo di controllo da parte dell’ente pubblico, il ruolo di ARERA (L’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente), la riforma del Testo Unico Ambientale.

“Quello che ci auguriamo innanzitutto – conclude Elisabetta Perrotta – è che questo settore venga visto con meno preconcetto, e che si riesca a comprendere il plus che l’imprenditoria privata può dare a tutto il sistema paese, riuscire a portare avanti un dialogo tra pubblico e privato per non perdere quanto il privato ha portato avanti negli anni sia in termini di occupazione che di risultati d’ambito raggiunti”.