Cave e rifiuti due temi centrali per l’economia della provincia sono stati affrontati, presso il Centro per l’impiego di Benevento, in un importante momento di confronto con la Regione.

L’evento è stato organizzato da Confindustria Benevento e dedicato alle istanze delle imprese del territorio che operano nel settore estrattivo e nel settore della gestione rifiuti con l’obiettivo di individuare congiuntamente (operatori privati e istituzioni) quelle strade in grado di trasformare situazioni di criticità in opportunità di sviluppo.

La provincia di Benevento risulta la 1° in Campania e nel Sud per raccolta differenziata (72,8% = + 17% sulla media regionale) e per tasso di riciclaggio (52,99%) ma ciò nonostante nel Sannio si registra una tariffa media di 442 €/famiglia contro una media nazionale di 320 €/famiglia per via della carenza di impianti di smaltimento, con tonnellate di rifiuti da conferire presso altri impianti regionali come quello di Tufino o da esportare fuori regione.

“Dal 2016 ad oggi, Benevento ancora non ha un piano di gestione dei rifiuti. Nella stesura di gara nessuno ha chiamato gli operatori del settore per coinvolgerli. Non è possibile non tener conto di un indotto di mille persone e di questa realtà produttiva.” afferma Giuseppe Pancione, Presidente della Sezione Ambiente di Confindustria Benevento.

Nel corso dell’evento il Presidente di Assoambiente, Chicco Testa ha parlato di protervia dei poteri pubblici dicendo: “In questi ultimi dieci anni il mondo dei rifiuti è cambiato totalmente.  Sono per la prevalenza del pubblico e della politica quando ciò significa dettare le regole. L’ambito del beneventano si dovrebbe impegnare nella pianificazione, nel conteggiare le quantità di rifiuti per tipologia e poi individuare tra le imprese del territorio la miglior offerta di gestione.”

Ha quindi preso la parola Antonello Barretta, Direttore Generale ciclo integrato delle acque e dei rifiuti, Autorizzazioni Ambientali Regione Campania: “Siamo in dirittura di arrivo con il piano regionale dei rifiuti urbani e quindi presto saremo in grado di essere autosufficienti per i prossimi anni. Il piano si basa su numeri concreti e solidi. Il tema vero – aggiunge – è quello della governance. Gli enti d’ambito per difficoltà locali e incapacità di organizzazione non hanno realizzato le attività preposte e previste per legge, la Regione è intervenuta e se entro aprile, permane la stasi, si provvederà al commissariamento”.

Sul tema è intervenuto infine Fulvio Bonavitacola, Assessore all’Ambiente: “Dobbiamo uscire dallo schema di dualismo, Stato o mercato, e puntare al servizio all’individuo che determina il livello di modernità, civiltà e qualità della vita”.

Il presidente della Confindustria sannita Oreste Vigorito ha chiuso i lavori: “Gli ostacoli ci sono perché ci sono le soluzioni. Non perdiamo tempo con gli ostacoli, troviamo le soluzioni”.

A margine dell’evento, il Presidente di Assoambiente Chicco Testa e il vice Presidente Ferdinando Di Mezza, assieme all’avvocato Andrea Verdicchio hanno incontrato le imprese che operano nel settore rifiuti della Provincia di Benevento per accoglierne le sollecitazioni, farsi portavoce delle loro richieste e valutare ulteriori iniziative da assumere.

È noto che Le società del Sannio, affidatarie dei servizi di igiene urbana nei comuni della provincia di Benevento, LAVORGNA S.r.l., FE.SA. snc, S.O.G.E.S.I. S.r.l., RICICLA S.r.l., ECOJUNK S.r.l., FALCONE ECOLOGIA S.r.l., CONSORZIO CAMPALE STABILE, VI.NI.CA. SERVICE scarl e LA BUSSOLA Società Cooperativa Sociale a r. l. onlus,  unitamente alle società titolari di impianti di selezione e trattamento rifiuti operanti sul territorio provinciale, LAVORGNA S.r.l., RAVITEX S.r.l., ECO SERVICE SANNITA s.r.l. e NEW VISION S.r.l., con due distinti ricorsi presentati presso il Tribunale Amministrativo Regionale per la Campania, hanno impugnato la Deliberazione del Consiglio d’Ambito n. 27 del 6 novembre 2023 dell’Ente d’Ambito Territoriale Ottimale (ATO) Rifiuti di Benevento.

I ricorsi contestano la scelta operata con tale delibera di prevedere di affidare in house sia la gestione dei servizi di raccolta, trasporto e spazzamento che tutta la filiera impiantistica per la gestione del ciclo integrato dei rifiuti urbani nel territorio provinciale ad una nuova società da costituire, a totale capitale pubblico, partecipata dai Comuni.

Assoambiente l’Associazione che rappresenta le imprese che operano nel settore dell’igiene urbana, riciclo, recupero, economia circolare e smaltimento di rifiuti, nonché bonifiche già nelle scorse settimane aveva rivolto un appello all’AGCM, segnalando le gravi carenze concorrenziali nel Sannio per l’affidamento dei servizi di gestione rifiuti.  Con la sua presenza al convegno ha ribadito il suo impegno tangibile nei confronti delle aziende, mostrando un genuino interesse nel prendere parte e affrontare energicamente questa vertenza.